28-07-2014 ore 18:45 |
Kaplja 2006
Gorizia
Friuli Venezia Giulia
Giocavamo sovente insieme, in quei lunghi pomeriggi d'infanzia, assediati dal caldo dei termosifoni, con magliette a maniche corte per difendersi. Lui era più grande di quattro anni e, forse, questa differenza d'età pesava nelle continue vittorie di mio cugino. Non ne soffrivo, in me l'incanto era rappresentato dal puro piacere del divertimento. Che pomeriggi meravigliosi! E che gioiose merende a tè e biscotti in casa di mia nonna! I due appartamenti in un vecchio convento, così, alle cinque, puntuale, nostra nonna suonava il campanello: tre rapidi squilli ad indicarci che era arrivato il momento di sospendere le sfide e sedersi, insieme, al suo tavolo di cucina. Un rituale, una magia d'affetto.